Sarebbe facile sentenziare che la lingua di Luciano Bianciardi č il toscano
del secondo novecento, cosė come la lingua di Pinocchio č il toscano di giusto
un secolo prima.
Non si possono non considerare da una parte gli influssi e le contaminazioni
delle altre "lingue " italiane, dall'altra gli apporti
dell'inglese dei "suoi" autori nordamericani.